Speciale: emersione dal lavoro nero e regolarizzazione 2012

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In vista dell’imminente procedura di emersione varata in luglio dal Governo, che si svolgerà dal 15 settembre al 15 ottobre 2012, la Cooperativa Sociale Comunità Oasi 2 “San Francesco” onlus, tramite lo sportello del progetto Città Invisibili, è a disposizione degli interessati (datori di lavoro e lavoratori stranieri) per dare assistenza nella dichiarazione di emersione e per fornire utili consigli per non cadere vittime di truffe e raggiri.

Gli orari dello sportello sono:

lunedì 16.00-19.30

martedì 17.30-19.30

giovedì 9.30-13.30

Lo sportello è ubicato presso la sede dei Servizi Territoriali di Oasi2 in via Pedaggio Santa Chiara 57-bis a Trani. Il numero da utilizzare per contattare gli operatori dello sportello è il 3478245890.

Informazioni utili:

Requisiti

– la dichiarazione di emersione potrà essere presentata dal 15 settembre al 15 ottobre dai datori italiani, comunitari o extracomunitari titolari di carta di soggiorno (permesso ce per soggiornanti di lungo periodo)

– il lavoratore straniero irregolare, deve essere alle dipendenze da almeno 3 mesi dall’entrata in vigore del decreto legislativo

– il rapporto di lavoro deve essere a tempo pieno, tranne nel caso dei lavoratori domestici, per i quali è ammesso anche un part-time da almeno venti ore settimanali

– i lavoratori stranieri irregolari devono dimostrare attraverso “documentazione proveniente da organismi pubblici”  di essere in Italia almeno dal 31 dicembre 2011 (nonostante le possibili complicazioni burocratiche per dimostrare la presenza sul territorio italiano, tale norma è stata introdotta per evitare l’effetto richiamo di altri cittadini irregolari o clandestini dall’estero).

Costi:

– il versamento per l’emersione costerà ai datori di lavoro 1000,00 euro per ogni lavoratore da regolarizzare

– il versamento viene considerato un contributo forfettario non deducibile dall’imposta sul reddito

– al momento della stipula del contratto di soggiorno dovranno inoltre dimostrare di aver versato regolarmente retribuzione, tasse e contributi per almeno sei mesi o, se, superiore, per tutta la durata del rapporto di lavoro

Esclusi:

– i datori di lavoro condannati negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, per tratta o sfruttamento di prostituzione e minori, per caporalato o per aver dato lavoro a immigrati irregolari

– chi in passato ha presentato una domanda per i flussi o per altre regolarizzazioni e poi non ha assunto il lavoratore

– gli immigrati espulsi per motivi di ordine pubblico o sicurezza dello Stato e per chi è stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati previsti dall’articolo 380 del codice di procedura penale

– chi è considerato, anche in base a condanne non necessariamente definitive,  una minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dell’Italia o di altri paesi dell’area Schengen.